Il festival

Il Festival quest’anno giunge alla sua VIII edizione. Il nostro affezionato pubblico si ricorderà gli esordi di questa manifestazione, che a Parma da dicembre 2014 sfida il gelo e riscalda le feste natalizie con la bellezza e il divertimento del circo contemporaneo. Dal Parco della Cittadella, il Festival è poi approdato al Wopa, passato da Piazzale della Pace e tornato infine in Cittadella, dove oggi accoglie le compagnie in residenza con i loro chapiteaux e le roulotte.
Nel 2019/2020 grazie a Parma Capitale della Cultura il festival ha iniziato a progettare nuovi orizzonti: si è immaginato aperto a nuove tendenze artistiche, a nuovi luoghi, a nuove temporalità e modalità di fruizione. È così iniziato un lavoro di ricerca che ha portato al centro della scena la magie nouvelle, linguaggio artistico che si affianca al circo contemporaneo; e ha preso il via a un dialogo con alcune realtà dello spettacolo dal vivo del territorio per costruire una rete che potesse far tracimare il festival oltre le mura della Cittadella.
Nel 2021/22, con l'ingresso nella compagine organizzativa del Festival dell’associazione Grand Circus Hotel si sono raccolti i frutti dell’appassionato lavoro messo in atto. Grazie al rinnovato sostegno del Comune di Parma - con una convenzione triennale - e del Ministero della Cultura - assieme al supporto di Fondazione Cariparma e Fondazione Nuovi Mecenati - il Festival ha potuto espandere la propria temporalità, non limitandosi più al solo periodo natalizio ma prolungando il calendario da fine novembre ai primi di gennaio. E grazie alla cruciale collaborazione con Ater Fondazione, Fondazione Solares delle Arti/Teatro delle Briciole e Europa Teatri il Festival ha potuto estendere anche i propri confini, entrando nelle sale teatrali. Da quest’anno Grand Circus Hotel è titolare della produzione del Festival e Teatro Necessario si affianca per completare la programmazione e portarla anche in Provincia, approdando al Teatro Comunale di Felino e al Teatro Verdi di Busseto.

 

LA MAGIE NOUVELLE

La magie nouvelle è un movimento nato in Francia alla fine degli anni ’90 ed esploso lì nei primi anni 2000 come fenomeno artistico che rivitalizza il genere magia con formule inedite, liberando la disciplina dai suoi limiti formali. Circo, teatro, danza, marionette, musica, arti plastiche, letteratura: la magie nouvelle si nutre del sapiente intreccio di forme artistiche diverse. Con emozione, poesia e humor, gli spettacoli di magie nouvelle stravolgono la percezione dello spazio e del tempo. Ecco perché la magia e il circo sono arti sorelle: in entrambi i casi il tema è sfidare i limiti del reale. L'artista di circo mette alla prova i limiti fisici del proprio corpo, la magia viene subito dopo, cercando di spostare i limiti fisici di spazio e tempo. Come per il nouveau cirque, l’aggettivo nouvelle sottolinea una rottura, un distacco dalla tradizione, per smarcarsi dall’estetica da cabaret o varietà.
Robert Houdin, inventore della magia moderna nel XIX secolo, pensava che il mago fosse un attore che interpretava il ruolo del mago, capace di dominare l’artigianato dell'illusione. Nella magie nouvelle invece chi è in scena porta la magia al pubblico per suscitare innanzitutto un'emozione, senza interpretare la parte del mago. Gli artisti di magie nouvelle concepiscono la realtà come materiale su cui intervenire, da manipolare. La sfida è far esistere ciò che non esiste, trasformare il mondo, attuando grandi sogni: volare, levitare, sparire… Gli artisti di magie nouvelle insomma producono un’esplosione della logica, sostituendola con il fantastico e l’irrazionale.

 

IL CIRCO CONTEMPORANEO

In principio erano le carovane dei circhi tradizionali, famiglie allargate che portavano in giro per il mondo la propria arte. Poi arrivarono gli animali esotici, le attrazioni da terre lontane, gli acrobati delle grandi scuole dell’Est. Infine negli anni ’80 la svolta, che porta la tradizione dello spettacolo viaggiante in Europa, soprattutto in Francia (e parallelamente nel Canada francofono), verso nuove modalità di creazione: dal circo spariscono gli animali, le attrazioni esotiche e al centro della scena torna l’artista, con ogni suo talento. Questa nuova forma di spettacolo viene definita circo contemporaneo o nouveau cirque e raccoglie l’esperienza delle avanguardie nelle arti performative, allargando i propri confini artistici e spaziali, invadendo le strade e le piazze. La definizione contemporaneo attribuisce alla disciplina inoltre una visionarietà legata al proprio tempo, al qui ed ora della società in cui avviene la creazione. In scena si dissolve la nozione di numero: i singoli atti di bravura sono al servizio di una creazione unica e multidisciplinare. Regia e drammaturgia diventano elementi importanti nel definire la traccia dello spettacolo, e gli artisti oltre che acrobati sono anche attori, danzatori, mimi. L’apprendimento di tipo familiare ed ereditario delle discipline, che comunque non cessa del tutto, lascia il posto a una professionalizzazione più istituzionale e a una maggiore disinvoltura nell’assimilazione delle pratiche.